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La Tutela del Datore di Lavoro nei Confronti delle Responsabilità di Sicurezza dei Lavoratori con Attività all'Estero—Parte 2

Data: 1 Dicembre 2025
EU Labor, Employment, and Workplace Safety
By: Roberto Podda, Ludovica Morgia, Dr. Vincenzo Nicosia, Professor Paolo Bianco

Gli strumenti applicativi disponibili per attivare nelle aziende le misure preventive per ottemperare agli obblighi di tutela e alle responsabilità correlate

L’esigenza di protezione dei lavoratori ha come figure di riferimento nelle aziende il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il Medico Competente e le Funzioni aziendali che gestiscono l’attività lavorativa dell’azienda all’estero, avvalendosi anche di supporti esterni qualificati in tema di valutazione dei rischi, sicurezza personale, emergenze mediche con necessità di rientro rapido in Italia.

La norma ISO 31030:2021 (“Gestione del rischio di viaggio-Guida per le organizzazioni”) rappresenta un riferimento fondamentale per le aziende che operano a livello globale. Questo standard fornisce un quadro strutturato per identificare, valutare e mitigare i rischi associati ai viaggi di lavoro, consentendo alle organizzazioni di adottare misure proattive di prevenzione e garantire un intervento tempestivo in caso di incidenti o emergenze.

L’ISO 31030 rappresenta la guida essenziale che delinea i fattori critici da considerare sia nell’analisi dei rischi, sia nella pianificazione e attuazione delle strategie di prevenzione e gestione.

Si configura, così, il “Travel Risk Management (TRM)”, un processo risultante dalla comprensione chiara e dettagliata dei fattori che possono influenzare le dinamiche di gestione del rischio, suddivise a grandi linee due categorie: rischi c.d. “esterni” e rischi “interni”.

I rischi “esterni” comprendono: il contesto politico, socio-economico, religioso e legale del Paese di destinazione, il livello di criminalità, la qualità e l’affidabilità dei trasporti e delle comunicazioni, i fattori ambientali, i potenziali rischi per la salute, la qualità del sistema sanitario e degli alloggi. I rischi “interni” riguardano: i tipi di viaggi di lavoro, le risorse tecniche e umane disponibili per la gestione dei rischi, i processi interni, la governance aziendale, la struttura organizzativa, i ruoli e la responsabilità.

Il percorso indicato dal TRM consente alle aziende di dotarsi di policy dettagliate per definire le strategie aziendali per (i) la gestione dei rischi di viaggio e l’adozione di procedure per prevenzione e mitigazione dei rischi; (ii) la definizione dei ruoli e delle responsabilità, nonché dei programmi di formazione del personale. Si costruisce in questo modo un chiaro sistema aziendale di riferimento, che consente all’impresa di tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti durante le missioni all’estero.

In queste attività i profili aziendali che gestiscono la sicurezza e la tutela della salute, previsti dal DLgs 81/08 (RSPP, MC, Funzioni aziendali dedicate), possono avvalersi di supporti consulenziali da parte di strutture pubbliche o private di comprovata competenza e professionalità, che li assistano nella valutazione e gestione dei rischi correlati al lavoro all’estero.

Un ulteriore strumento applicativo è rappresentato dalle recenti Linee Guida della Società Italiana di Medicina del Lavoro – SIML (settembre 2024), aventi ad oggetto gli articolati e specifici aspetti della tutela della salute dei lavoratori italiani all’ estero e la menzione di strumenti applicativi che consentano alle aziende di assolvere puntualmente agli obblighi normativi.

Il “Documento di Orientamento Professionale per il Medico Competente: aspetti pratico – gestionali del lavoratore all’ estero” rappresenta una pietra miliare nell’ armonizzare le conoscenze scientifiche e le esperienze e rende disponibili indicazioni sui protocolli sanitari da adottare, coerenti con le migliori pratiche internazionali e le esigenze di tutela dell’azienda.

Il documento fornisce il contributo sanitario al processo di valutazione del rischio per l’attività lavorativa in aree geografiche critiche, evidenziando la rilevanza di fattori che possono determinare danni alla salute del lavoratore che opera in quel contesto ed assenti sul territorio nazionale (clima, vettori di infezioni, condizioni igieniche generali). È questo l’aspetto che impone al Datore di Lavoro di estendere la propria posizione di garanzia anche nei confronti dei rischi “particolari” del lavoro all’ estero e, in ultima analisi, di integrare le misure di prevenzione adottate sul territorio nazionale.

Il perimetro delineato dalla norma ISO 31030 e dalle Linee Guida della SIML rende disponibile ai Datori di Lavoro e ai professionisti della sicurezza i parametri di conformità da seguire per attivare il sistema aziendale di tutela in questa particolare attività. Tali parametri sono ormai comunemente riconosciuti a livello internazionale e rappresentano per l’impresa un solido riferimento per la valutazione delle responsabilità in caso di controversie legali.

Dalla Valutazione del Rischio Paese alla Sorveglianza Sanitaria dei Lavoratori: Implementazione del Piano di Travel Risk Management e Modello Applicativo

La valutazione del rischio per il lavoro all’estero, supportata dalle indicazioni metodologiche delle linee guida SIML e della ISO 31030, considera l’area geografica e il Paese di destinazione con tutte le sue variabili (clima, vettori di infezione, livello di assistenza sanitaria, stabilità geopolitica) e definisce così il cosiddetto “rischio Paese”. Segue, come progressione di percorso, la sorveglianza sanitaria del personale ovvero i controlli medici periodici secondo protocolli sanitari rigorosi, sulla base dei parametri individuati dalla valutazione dei rischi.

È necessario identificare all’interno dell’azienda, con il supporto del Medico Competente, Funzioni di riferimento per la gestione dei lavoratori in trasferta, che permettano di gestire l’organizzazione del “sistema di prevenzione”, come suggerito dall’International Labour Office già nel 1985.

  • Norma ISO 31030:2021;
  • Linea Guida Società Italiana di Medicina del Lavoro “Documento di Orientamento Professionale per il Medico Competente: aspetti pratico – gestionali del lavoratore all’ estero”- 2024;
  • Atti Convegno 86° Congresso Nazionale di Medicina del Lavoro – Pisa 2024, Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia (GIMLE) 253-254.
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